Le foto di questa pagina sono state realizzate dagli allievi durante il primo corso di autocostruzione, svoltosi dal 27 Agosto al 4 settembre 2005 nel cantiere TecnoLegnoYacht a Jesolo (VE), nel quale è stato costruito lo scafo di un Didi Mini 6.50 MK1, partendo dal TLY KIT, realizzato con macchine a controllo numerico (CNC) utilizzando compensato marino di Mogano omologato Rina per le paratie, compensato marino 100% Okoumè certificato CE per il fasciame e utilizzando la resina epossidica Gurit-SP106 con le relative cariche. |
Lezioni di Radius Chine
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Una importante occasione per gli autocostruttori della serie Didi di Dudley Dix ma anche per chi ha semplicemente l'intenzione di costruire una qualsiasi barca in legno Nel programma infatti è compresa la costruzione parziale di una barca in Radius Chine della serie Didi, a partire dai kit forniti dal cantiere TLY, in modo da rendere l'idea della semplicità di costruzione ma soprattutto per mostrare la reale possibilità di realizzazione da parte di un dilettante e la qualità del prodotto finito, oltre a togliere ogni dubbio possibile sulle fasi di costruzione. Il corso, tenuto da professionisti della costruzione in legno e dei materiali compositi, è anche occasione per una breve e intensa vacanza un una località turistica in grado di offrire molteplici attrattive: spiagge pulite per il relax al mare, visite culturali nella vicina Venezia, escursioni nell'affascinante Laguna Veneta, frizzante vita notturna nei locali di Jesolo. Per le sistemazioni sono disponibili molti alberghi di tutte le categorie oppure campeggi con piazzole per la tenda o il camper, bungalows o roulottes in affitto. |
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Il corso è suddiviso in otto giornate, dal mattino fino alla pausa di pranzo, in cui si svolgeranno lezioni pratiche e teoriche durante la varie fasi della costruzione, eseguita dagli stessi allievi. Nel pomeriggio si potrà scegliere se continuare i lavori di completamento del programma giornaliero oppure dedicarsi alle attività di svago collaterali (uscite in barca a vela, diving, escursioni, relax in spiaggia, shopping ecc.)
La rotazione dello scafo è solo dimostrativa e rappresenta l'atto conclusivo del programma. Alla fine del corso gli allievi avranno imparato a costruire una vera barca partecipando attivamente ai lavori, conosceranno i materiali, resine e legnami, i metodi di lavorazione e le attrezzature da impiegare.
Una parte importante del programma è dedicata alla conoscenza del corretto uso delle resine epossidiche SP Systems, per tutti gli incollaggi delle parti strutturali, per l'applicazione dei tessuti di rinforzo e per la finitura dello scafo.
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Il lavoro di finitura, nonostante le apparenze, è forse il momento più difficile e delicato dell'intera costruzione: a seconda di come è stata rifinita, dalla stuccatura iniziale fino alle fasi conclusive della verniciatura, una barca può apparire brutta oppure bellissima.
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Gli allievi imparano a preparare gli stucchi con l'impiego della resina epossidica SP 106, addizionata con le cariche adatte, e affinano le tecniche di carteggiatura usando correttamente gli attrezzi. Le macchie più scure indicano le zone dove è stato necessario mettere più stucco. Si solleva lo scafo per rimuovere lo scalo. |
La giornata conclusiva del corso è un momento di soddisfazione per tutti gli allievi che, con le proprie mani, hanno realizzato una bella barca, superando tutti i dubbi e le incertezze che avevano al primo giorno.
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Lo scafo, protetto con una mano di resina, è stato ruotato per il completamento degli interni e della coperta. In effetti la rotazione è solo dimostrativa: saranno necessarie ulteriori mani di resina oltre che di rifinitura, per cui lo scafo dovrà essere rimesso in posizione rovesciata. Le foto mostrano una troupe televisiva di RAI3 che, incuriosita dall'evento, è venuta a realizzare un servizio per il TG regionale. Il pranzo finale è un momento di grande festa per istruttori e allievi. |