Il Cape Henry 21, scafo a clinker (o lapstrake) in compensato marino, è la naturale evoluzione del Cape Cutter 19, un piccolo cabinato ispirato ai tradizionali battelli da rimorchio a vela anglosassoni dell'800, realizzato in vetroresina in Inghilterra da un cantiere professionale e diventato subito popolare (70 esemplari venduti nei primi due anni). il 19' si è dimostrato un veliero di carattere, stabile e marino, e con una sorprendente velocità.
L'attrattiva e il successo di questa piccola barca hanno portato un flusso costante di richieste per imbarcazioni simili di dimensioni maggiori, fino a 30 piedi e oltre. Sono nati così, in successione, questo Cape Henry 21, il Cape May 25, e il più grande Cape Charles 32. Le impostazioni originali del '19 possono essere mantenute in dimensioni leggermente maggiori ma si perdono man mano che la barca cresce. Con il Cape Henry 21 si è scelto di mantenere le stesse caratteristiche di una piccola barca come il '19 dando però, con solo 1/3 in più di volume e dislocamento, un notevole beneficio in termini di spazio, abitabilità e prestazioni. Naturalmente con dimensioni maggiori cambiano notevolmente le esigenze dell'armatore, con conseguenti diverse scelte progettuali.
Lo scafo, come il '19, ricalca le linee dei battelli tradizionali inglesi da lavoro, con una reinterpretazione della tecnica costruttiva a clinker utilizzando il compensato marino, con una grande attenzione a spigoli e curvature per ottenere forme corrette. Il costante confronto tra le linee generate dal CAD e il tradizionale lavoro a matita sul tavolo da disegno ha permesso al progettista di realizzare uno scafo dalle linee aggraziate e senza alcuna forzatura costruttiva.
Il Cape Henry 21 è costruito su paratie in compensato marino permanenti, le stesse che compongono la struttura dello scafo, e da una dorsale, il paramezzale anch'esso in compensato marino, che va dalla ruota di prua fino alla cassa della deriva (o del bulbo in caso di chiglia fissa)
Dalla cassa di deriva fino allo specchio di poppa la rigidità longitudinale è assicurata esternamente allo scafo da una chiglia lunga in legno massello, interrotta solo dal pozzetto del motore fuoribordo, anch'esso strutturale

Gli incastri delle paratie con chiglia, paramezzale, bagli e correnti, tutti rinforzati con epoxy e nastri e-glass, creano una gabbia (definita "cestino delle uova" dagli anglosassoni per via degli incastri) che, unita infine dalle sagome di scafo e coperta, dà forma a un monolite di straordinaria leggerezza e solidità, assolutamente superiore a qualsiasi manufatto in vetroresina.

la disposizione degli interni deriva direttamente dal '19: il volume leggermente superiore e la maggior lunghezza verso il cuccettone di prua permettono di avere delle comode e spaziose sedute nelle cuccette di quarto.

I due mobiletti, uno di fonte all'altro, mantengono le stesse dimensioni di quelli del '19 e possono contenere fornello, lavello e vari stipetti. Il wc trova posto sotto al grande cuccettone di prua. Nei limiti di una piccola barca e grazie alla coperta flush deck, la cabina è sufficientemente vivibile nel week-end o in una breve crociera per 3-4 amici o per una famiglia composta da mamma,, papà e 1-2 bambini.

In navigazione il Cape Henry 21 ha ottime prestazioni grazie alla lunghezza al galleggiamento pari a quella fuori tutto che le permette una velocità assoluta molto alta nonostante lo scafo dislocante; gli spigoli della forma a clinker offrono una elevata stabilità anche a barca molto sbandata con vento forte. La poppa larga e potente offre un buon appoggio dello scafo sull'onda alle andature portanti, sopporta anche carichi di peso elevati e consente all'equipaggio agevoli spostamenti a bordo durante le manovre.

L'armo è a cutter (sebbene vi sia un genoa al posto dello yankee) gaff o marconi, con una notevole superficie velica

Nel progetto sono compresi i disegni per l'autocostruzione di un albero in legno, così come le specifiche per l'albero in alluminio, compreso il profilo, di tutto il rig e del piano di coperta.

La barca può essere costruita da zero partendo dai disegni, molti dei quali in scala 1:1, oppure acquistando un kit con le parti in compensato marino (paratie, paramezzale, sagome di scafo, coperta e pozzetto) pretagliate con macchine professionali a controllo numerico (CNC) per una grande precisione e velocità di esecuzione

Caratteristiche
Lunghezza fuori tutto escluso bompresso 6.38 m
Lunghezza al galleggiamento 6.05 m
Larghezza al baglio massimo 2.42 m
Immersione 0,49/1,34 m
Dislocamento 1.450 kg
Peso a secco 1.160 kg
Zavorra 520 kg
Randa + Genoa 28,46 m²
Randa 16,12 m²
Genoa 12,34 m²
Trinchetta 6,04 m²
Motore fuoribordo 6 hp
Superficie al galleggiamento 7,56 m²
Tasso di immersione 77 kg/cm
Superficie immersa 11,1 m²
Dislocamento/Lunghezza 184
Superficie velica/area immersa 2,56
Coefficiente prismatico 0,52
Coefficiente di finezza 0,64
Momento raddrizzante a 30 ° 523 kgm
Momento raddrizzante a 60 ° 644 kgm
Momento raddrizzante a 90 ° 303kgm