E' il progetto più venduto di Modernwoodenboat. Studiata soprattutto per navigazioni d'altura in solitario o con equipaggio ridotto in piena sicurezza, è adatta anche ad equipaggi scuola grazie al suo grande pozzetto. (versione tuga corta).
Studiata soprattutto per navigazioni in solitario o con equipaggio ridotto in piena sicurezza, è adatta anche ad equipaggi scuola grazie al suo grande pozzetto (versione tuga corta). Le linee d'acqua derivano da una versione custom del TLC19 di Dudley Dix con cui l'austrauliano Anthony Steward effettuò il giro del mondo negli anni '90. Il resto della barca è stato completamente rivisto da Cristian Pilo, con nuove appendici, un moderno layout per coperta e interni, un più efficiente piano velico e un rig semplice ma funzionale.
Per l'attrezzatura velica si è optato per un armo frazionato, a metà strada tra un 3/4 ed un 7/8, con crocette acquartierate di circa 30° e con una sezione dell'albero sovradimensionata, in modo da non rendere necessario l'uso di un paterazzo o di sartie volanti, che sono presenti comunque come volanti non strutturali in tessile ad alto carico (spectra) per utilizzi in condizioni meteomarine particolarmente gravose o dove in regata si vogliano utilizzare spinnaker o gennaker con venti robusti.
La configurazione velica è quella classica a sloop, con una randa importante, con stecche a tutta lunghezza molto allunata e un fiocco a bassa sovrapposizione ingarrocciato sullo strallo di prua; nei piani è prevista l'attrezzatura per amare uno spi su tangone o un asimmetrico su un bompresso retrattile poggiato sulla coperta, a seconda delle preferenze dell'armatore.
L'albero, con drizze interne, è poggiato in coperta, con un puntone di contrasto sottocoperta che scarica sugli elementi strutturali della barca, tutte le manovre sono rinviate in pozzetto per ottimizzare la sicurezza a bordo e vengono controllate da due robuste batterie di tre stopper;
Basso peso e deriva mobile consentono una facile carrellabilità dell'Idea 19, favorendo agili e veloci spostamenti verso i campi di regata o le località di villeggiatura, con alaggio/scalo dagli scivoli o dalla spiaggia, senza la necessità di gru o di costose (e non sempre presenti) strutture attrezzate in porto.
La cabina, pur nelle sue piccole dimensioni, offre un ragionevole spazio interno con tre comode cuccette, un mobiletto con lavello e fornello e un tavolino che può essere abbassato per formare il classico cuccettone doppio. Il tavolino può anche essere rimosso e deposto a prua. Si è preferito rinunciare a una cuccetta in favore di un ampio gavone per le vele o per gli indumenti bagnati. Sotto le cuccette vi è spazio per gavoni e serbatoi integrati, tali da aver riserve di acqua e viveri per una settimana di navigazione.
E' una barchetta con la quale estendere i limiti di un day-sailer tradizionale sino a poter compiere, con equipaggi ridotti, traversate mediterranee in sicurezza e campeggi nautici di un certo impegno.
E' importante aver chiaro il concetto che la cabina serve esclusivamente come riparo nelle soste e per i turni di riposo durante la navigazione. E' la filosofia della tenda ad igloo più che della "roulotte, non realizzabile su una barca di questo tipo e di queste dimensioni. Un buon tendalino in pozzetto migliorerà il comfort generale della barca nelle soste in rada o all'ormeggio in porto.
Gli interni in questa versione costruita dal cantiere TLY su richiesta dell’armatore e in parte da lui stesso realizzati
a sinistra: il quadrato, composto dalle cuccette di prua. Manca ancora il tavolino rialzabile sagomato per formare la cuccetta doppia
al centro: Il mobiletto per il fornello (in questo caso mancante) e il lavello. Il rubinetto è flessibile e allungabile, per la doccetta esterna
a destra: la cuccetta di poppa, al quarto sotto la panca del pozzetto, sufficientemente abitabile
Diverse configurazioni per tuga e coperta: sono consentite diverse opzioni, purché siano mantenute entro tolleranze accettabili le volumetrie interne in cabina e le misure standard del rig .
Tuga tonda - La configurazione scelta da Max per la sua "Tormentina"
Tuga squadrata - Per "Cassiopea" Francesco Romano ha preferito la tuga a spigolo, più facile e veloce da realizzare in "Stitch & Glue"
Tuga lunga - Il cantiere Ecorimar ha modificato la tuga allungandola e diminuendo lo spazio in pozzetto, in prospettiva di lunge navigazioni d'altura in solitario. Il tambuccio è stato sostituito da un robusto portello stagno; il carrello del trasto della randa è spostato a poppa, come su molti Mini 6.50.
L'Idea 19 nasce come progetto per autocostruttori, falegnami, artigiani o per piccoli cantieri professionali *.
I piani di costruzione sono composti da 16 tavole 60x80 cm che riportano minuziosamente tutti i particolari della barca: dalle linee d'acqua a tutte le specifiche di costruzione compresi scalo, scafo e coperta, interni, deriva (pivotante o a baionetta) con bulbo, albero e vele, attrezzatura di coperta.
Il livello di dettaglio dei piani è tale che l'autocostruttore non deve inventarsi nulla. Tutti i particolari sono studiati e disegnati per una facile comprensione.
La tecnica costruttiva della barca è quella per il legno con resina epossidica in strip planking oppure quella per il sandwich in vetroresina, quest'ultima riservata ai cantieri professionali o ad autocostruttori evoluti. Per i cantieri è prevista anche una versione in vetroresina piena da stampo femmina
* Per le costruzioni professionali si è deciso volutamente di non concedere diritti di esclusiva ad alcuno: qualsiasi cantiere, falegname o artigiano può costruire l'Idea 19 acquistando i piani (o la royalty per più costruzioni ).
Il tipo di costruzione più semplice e veloce da realizzare è lo Strip Planking, realizzato su seste provvisorie o sulle stesse paratie della barca.
Lo scafo è costituito da listelli di Cedro Rosso (West Red Cedar) o di Abete incollati tra loro con resina epossidica o adesivo poliuretanico e rivestito con tessuti e-glass sia all'interno che all'esterno. Il risultato sarà un guscio monolitico di eccezionale leggerezza e robustezza che nulla ha da invidiare a scafi in composito anche tecnologicamente avanzato !!!
Le foto mostrano alcuni momenti della costruzione in strip planking del primo Idea 19 TLY (Tecno-Legno-Yacht),
Caratteristiche:
Lunghezza fuori tutto
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6,25 m
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Armo
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3/4 - 7/8
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Lunghezza al galleggiamento
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6,00 m
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Superficie velica bolina
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23,1 m²
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Larghezza al baglio max
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2,25 m
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Randa Full Batten
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15.8 m²
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Immersione
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0,25 - 1,56 m
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Genoa 108%
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7.3 m²
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dislocamento max.
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1000kg racer - 1600kg crociera pieno assetto
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Spinnaker - Gennaker
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18-24 m²
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Peso a secco
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700 Kg circa
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Motore fuoribordo
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2-4 hp
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zavorra
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260 kg
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Portata persone ( CE )
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3 B - 5 C
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