Didi 23
Racer carrellabile derivato dal Didi 26
alte prestazioni a un costo accessibile
veloce ed entusiasmante in regata, pratica e divertente nei weekend
costruzione facile e veloce in legno/epoxy con il metodo Radius Chine
adatta per l'autocostruzione o per una rapida ed economica realizzazione professionale
Il Didi 26 è il racer di Dudley Dix che ha avuto il maggior successo, con oltre 100 piani di costruzione venduti in tutto il mondo e con alcune barche già in acqua o prossime al varo anche in Italia. Nel corso degli anni è stata chiesta a Dudley Dix una barca simile ma un po' più piccola. Adesso sono disponibili i piani di costruzione del nuovo Didi 23. E' una versione ridotta della sorella maggiore ma conserva le stesse misure per la larghezza e l'altezza, cosicché rimangono inalterati confort e funzionalità per l'utilizzo nel weekend. Il risultato è che la barca è più corta e più leggera del 12.5% rispetto al Didi 26, con un rig ridotto in proporzione. Anche i costi dovrebbero essere ridotti di circa il 15%. La barca dovrebbe essere anche più facilmente alabile e carrellabile grazie al peso a secco ridotto.
Il Didi 23 estende la gamma dei disegni Radius Chine in legno/epoxy. Le sue sorelle maggiori sono il Didi Mini, il Didi 26, il Didi 34 , il Didi 38 e il Didi 40cr.
Costruzione facile e veloce in legno/epoxy con il Metodo Radius Chine
I dettagli di costruzione e i dimensionamenti sono identici, in proporzione, a quelli del Didi 26, così il Didi 23 sarà un piccolo robusto racer. I carichi della deriva (o bulbo) sono distribuiti sulle paratie e nella struttura della chiglia. Il paramezzale in multistrato è fissato ad incastro con le paratie e forma, insieme agli altri elementi trasversali e longitudinali, una gabbia estremamente leggera, robusta e facile da costruire, con l'impiego dei compensati marini e l'utilizzo delle resine epossidiche per il legno.
L'assemblaggio dello scafo segue i principi della costruzione aeronautica leggera, con i correnti fissati a incastro sulle paratie e posti a supporto della pelle di rivestimento. Questa è realizzata con singoli pannelli ai lati e sul fondo, e con un doppio strato a strisce nella zona radiale.
La costruzione della coperta e del pozzetto è realizzata allo stesso modo, con un solo strato di compensato. La tuga è disegnata a spigolo ed è assemblata sulle paratie con il metodo Stitch & Glue.
Consigliamo di utilizzare compensato marino di Okoumè (BS1088 o CTBX) per tutto lo scafo e il sistema epossidico AMPRO per gli incollaggi strutturali, la verniciatura protettiva (sia all'interno che all'esterno) e le eventuali stuccature. Una laminazione di rinforzo con tessuti e-glass (da 86 g/m² a max 200 g/m²) darà maggior robustezza allo scafo ma darà luogo a un incremento del peso a secco. Per il ciclo finale di verniciatura consigliamo i fondi e gli smalti poliuretanici Stoppani.
Deriva mobile o bulbo fisso
La chiglia standard è una deriva mobile a baionetta con un bulbo di 350 kg, sollevata da un paranco manovrato con il winch 16:1 self tailing sulla tuga. A deriva completamente alzata, il bulbo rimane sotto lo scafo, con un pescaggio di 50 cm. In navigazione con deriva abbassata il pescaggio è di 1.7 m. Il bulbo può essere autocostruito o commissionato a un artigiano.
In cabina la deriva scorre entro una scassa che ha funzione di parete centrale per il locale della toilette, senza dare alcun fastidio all'abitabilità.
Con deriva alzata, il bulbo rimane sotto lo scafo con un pescaggio minimo di 0.50 m; in navigazione, con deriva abbassata, il pescaggio è di 1.70 m. Il bulbo può avere forma di piastra se costruito da sé o di siluro idrodinamico in una costruzione professionale.
La deriva si costruisce facilmente sagomando dei listelli di mogano incollati fra loro
Le foto mostrano alcuni momenti della lavorazione di una deriva per il Didi 26 costruita da Phil's Foils
Guarda la costruzione della pinna per la deriva mobile di un Didi26 realizzato in Italia
C'è anche l'opzione per la chiglia fissa con il bulbo nella stessa configurazione della deriva mobile e la pinna in alluminio, fissata allo scafo con prigionieri a una struttura di supporto, anch'essa in alluminio. Rimane la cassa di deriva ma, in questo caso, oltre a separare il vano wc, diventa un vero e proprio elemento strutturale longitudinale. Stabilità e prestazioni sono simili per le due opzioni ma aumentano le possibilità di scelta, soprattutto fra chi fa regate.
Anche per per il timone vi sono due opzioni, con pala fissa o basculante, entrambe sullo specchio di poppa
Rig e piano di coperta
Il pozzetto e la zona per le manovre sono lunghi 2,6 m, un grande spazio per non intralciarsi in regata o per vivere comodi in crociera.
Gli unici winches previsti dal progetto sono due self-tailing R16:1sulla tuga. Sono sistemati in quella zona per favorire il loro uso da qualsiasi posizione: dal pozzetto, dal tambuccio o dalla falchetta.
Sono sovradimensionati perché servono anche per azionare con facilità il paranco della deriva, cosicché la regolazione delle vele sarà un gioco...
L'albero è poggiato in coperta, fissato con un perno per renderlo abbatibile e facile da armare/disarmare in due persone Il rig è frazionato, con due ordini di crocette per una maggior facilità di manovra con un piccolo equipaggio, sia in regata che in crociera. Le landre sono fissate fuori bordo, in murata, per scaricare sullo scafo il carico di lavoro del rig. Le vele bianche non sono sovrapponibili e lavorano all'interno del sartiame. Può invece essere usato all'esterno un drifter leggero con il circuito dello Spi.
Lo spinnaker, frazionato e/o in testa d'albero, lavora su un bompresso retrattile. Il finale a poppa di questo scorre su un binario curvo, così da avere il miglior angolo per la vela.
Interni per la regata e il week-end
Sotto coperta la cabina ha una configurazione "open space", con due alternative per il layout degli interni. C'è una piccola cambusa con due fornelli, lavandino, ghiacciaia e un posto a sedere per chi cucina. La cassa di deriva, che arriva fino al cielino dalla cabina, crea un locale separato per la toilette e gli indumenti bagnati. Il tavolo della dinette, posto a prua, si abbassa per convertire le due cuccette a V in un unico doppio cuccettone.
La versione a pozzetto corto ha una doppia cuccetta di poppa disposta trasversalmente, ideale in banchina o alla fonda, con un ampio gavone accessibile dalla stessa cuccetta.Nella versione a pozzetto lungo, invece, c'è la classica disposizione delle due cuccette separate al quarto.
Per la propulsione a motore è possibile installare un piccolo fuoribordo sullo specchio di poppa oppure un entrobordo con trasmissione sail-drive.
Caratteristiche
Lunghezza fuori tutto
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7.00 m
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Lunghezza al galleggiamento
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6.61 m
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Larghezza al baglio massimo
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2.47 m
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Immersione
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0.5 / 1.7 m
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Dislocamento
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1300 kg
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Peso a vuoto
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875 kg
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Zavorra
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380 kg
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Altezza in cabina
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1.30 m
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Superficie velica (Randa + Fiocco)
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24.4 mq
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Superficie velica / dislocamento
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20.2
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Superficie velica / superficie bagnata
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2.31
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Randa
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15.64 mq
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Fiocco
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8.77 mq
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Drifter
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12.16 mq
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motore (fuoribordo o entrobordo sail drive)
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10 hp
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