IDEA19: prime foto in regata e impressioni varie
Inviato: 30/07/2007, 16:12
crispilo Topic: IDEA19: prime foto in regata e impressioni varie
Posted: 30 Lug 2007 alle 16:12
Eccomi qui a postare la prime foto di IDEA19 in regata.
La barca è la numero 02 "Gnappetta", costruita, su progetto custom, in alluminio dal cantiere Ecorimar di Roma, lo skipper è Corrado Tartarini, che ha consigliato alcune modifiche che caratterizzano questa barca rispetto a quella dei piani standard, in funzione dell'uso che se ne farà (regate lunghe in solitario e tentativo di record transatlantico per barche di meno di 6m).
Le modifiche più importanti sono:
-tuga allungata di circa 60cm, per aumentare lo spazio interno, ovviamente il pozzetto ne viene ridotto e risulta molto comodo per 2 persone, un pò strettino ma vivibile per tre, per un solitario va benissimo, hai a portata di mano tutto scotta randa, winch fiocco, scotta gennaker e timone
-timoni "stile mini", ovvero con la barra centrale imperniata in pozzetto
-ballast di 150 litri su ogni murata per aumentare il raddrizzamento (in regata non sono stati usati)
-gennaker in testa albero invece che a 3/4.
Cominciamo col parlare della qualità costruttiva della barca: avevo già postato delle foto in passato, la barca è costruita in maniera magistrale con una cura manicale nelle saldature e nei particolari strutturali, molto al di sopra di parecchi cantieri che costruiscono in alluminio da decenni, ne è prova il fatto che lo scafo è privo di bozzi nononstante siano stati usati meno di 10 kg di stucco in tutto. Complimenti a tutti coloro coinvolti nella costruzione, i sig.ri Pandimiglio, Belli e Rosatelli, e Stanislav e Adamo, provetti saldatori dello scafo;
Attrezzatura di coperta: quasi tutto Ronstan a garanzia di massima qualità, i winches fiocco (quelli sulla tuga non ci sono) sono antal self-tailing, così come le due batterie di stopper, gli organizer sono della spinlock.
elettronica: una suite raymarine ST60 con stazione vento, log, bolinometro e pilota automatico costituisce un indispensabile ausilio per le regate in solitario, VHf e gps portatile completano la dotazione,per ora per ricaricare le batteri si opta per unpiccolo gruppetto elettrogeno, in seguito si valuteranno dei panellini solari;
-vele: randa con due mani di terzaroli (la seconda molto profonda) con sistema a borosa unica, garrocci e stecche circolari con portastecche, fiocco terzarolabile dal pozzetto, gennaker triradiale in testa albero, tutto fatto a regola d'arte dalla veleria 3FL dei fratelli Cruciani;
-finalmente in acqua: per una serie di problemi logistici e lavori da fare siamo riusciti a mettere in acqua la barca solo il giorno prima della regata ; usciamo dal porto di sera per un breve trasferimento su una darsena vicina; 15 nodi di vento e onda formata di 1,5 m circa; la barca di bolina reagisce benissimo sull'onda, non si impunta, abbiamo una mano di terzaroli alla randa, più per poca voglia di strafare dopo una giornata di duro lavoro, che per effettiva necessità; facciamo costantemente più di 4,5 nodi in bolina stretta, sino a 5,8 scendendo da qualche onda ripida, il pozzetto è parecchio asciutto, solo uno spruzzo ogni tanto, se penso alle stesse condizioni che ho affrontato più volte in J24 mi viene da ridere...
Sono al fiocco, lo manovro da sopravvento, riesco a cazzarlo praticamente a ferro anche senza usare la maniglia del winch, il pozzetto è comodo e , anche a barca sbandata si sta piuttosto stabili, senza "rotolare" per la barca; un' ora e mezza di navigazione, all'entrata della darsena dei canteri Este che ci ospiteranno per la notte c'è onda di un metro e mezzo ripida, siamo in poppa piena, la barca va via liscia senza accennare a strambate involontarie, i timoni sono molto docili e controllabili; accendiamo il motorino, a motore si va via piuttosto veloci, conviene manovare con i timoni e usare la possibilità di girare il motore (da 2.3 HP 4 tempi) solo per virare in spazi molto stretti; più di 3Hp sono davvero inutili.
-in regata: la regata è la "carthago dilecta est", la prima tappa va da Fiumicino a Ventotene, appena meno di 100 miglia, circa 25 barche in partenza, tra le quali barche veloci come l' X-35 "slyfox" e un X-46, grand soleil 40, first 40.7, piccoletti come idea 19 non ce ne sono altri, nè ci sono altri solitari; la partenza viene data verso le 11.10 , vento di termica verso gli 8-10 nodi, in seguito ruoterà da NW e salirà sino a stabilizzarsi ai 15-17 nodi per tutta la tappa.
La partenza è praticamente al lasco stretto, Corrado mette su il gennaker poche decine di metri dopo la partenza, come gli altri, la barca ha un buon passo e sta con la flotta delle "sorelle maggiori"; parlando con Corrado via cellulare in regata nell ore seguentei, i dati sono questi:
la barca ha coperto le 95 miglia ad una media superiore ai 7 nodi, vicino ai 7.4, con punte di 11.7 nodi in planata, sempre al lasco sotto gennaker, arrivando sino a due miglia da ventotene con 4 barche dietro e piuttosto attaccata a quelle davanti, il tutto senza usare i ballast, che non avevamo avuto il tempo di provare, e che avrebbero sensibilmente migliorato le prestazioni. La barca è molto dolce come comportamento, stringendo sotto gennaker anche quando tende a partire all'orza, lo fa sempre in maniera molto docile e controllabile senza reazioni improvvise;
-La doccia fredda: purtroppo a due miglia dal porto di Ventotene una avaria alle feminelle del timone ha costretto Corrado e Gnappetta al ritiro; il rammarico è dovuto anche al fatto che erano tra i pochi particolari non costruiti dal cantiere, ma acquistati da un produttore commerciale, Corrado aveva con sè due pale di rispetto irrobustite, ma non due femminelle di ricambio; probabilmente hanno ceduto per fatica, e poi in questa barca i due agugliotti sono più vicini tra loro di quanto non lo siano nelle barche in costruzione attualmente il che aumenta lo sforzo sulla ferramenta del timone; insomma un peccato di gioventù, seguito ad un collaudo piuttosto intenso (10 ore in planata costante con vento e onda...), un problema dovuto alla mancanza di tempo per testare adeguatamente la barca prima della regata, ma al quale rimedieremo presto.
Ora vi lascio con un pò di foto
buon vento
crispilo
Posted: 30 Lug 2007 alle 16:12
Eccomi qui a postare la prime foto di IDEA19 in regata.
La barca è la numero 02 "Gnappetta", costruita, su progetto custom, in alluminio dal cantiere Ecorimar di Roma, lo skipper è Corrado Tartarini, che ha consigliato alcune modifiche che caratterizzano questa barca rispetto a quella dei piani standard, in funzione dell'uso che se ne farà (regate lunghe in solitario e tentativo di record transatlantico per barche di meno di 6m).
Le modifiche più importanti sono:
-tuga allungata di circa 60cm, per aumentare lo spazio interno, ovviamente il pozzetto ne viene ridotto e risulta molto comodo per 2 persone, un pò strettino ma vivibile per tre, per un solitario va benissimo, hai a portata di mano tutto scotta randa, winch fiocco, scotta gennaker e timone
-timoni "stile mini", ovvero con la barra centrale imperniata in pozzetto
-ballast di 150 litri su ogni murata per aumentare il raddrizzamento (in regata non sono stati usati)
-gennaker in testa albero invece che a 3/4.
Cominciamo col parlare della qualità costruttiva della barca: avevo già postato delle foto in passato, la barca è costruita in maniera magistrale con una cura manicale nelle saldature e nei particolari strutturali, molto al di sopra di parecchi cantieri che costruiscono in alluminio da decenni, ne è prova il fatto che lo scafo è privo di bozzi nononstante siano stati usati meno di 10 kg di stucco in tutto. Complimenti a tutti coloro coinvolti nella costruzione, i sig.ri Pandimiglio, Belli e Rosatelli, e Stanislav e Adamo, provetti saldatori dello scafo;
Attrezzatura di coperta: quasi tutto Ronstan a garanzia di massima qualità, i winches fiocco (quelli sulla tuga non ci sono) sono antal self-tailing, così come le due batterie di stopper, gli organizer sono della spinlock.
elettronica: una suite raymarine ST60 con stazione vento, log, bolinometro e pilota automatico costituisce un indispensabile ausilio per le regate in solitario, VHf e gps portatile completano la dotazione,per ora per ricaricare le batteri si opta per unpiccolo gruppetto elettrogeno, in seguito si valuteranno dei panellini solari;
-vele: randa con due mani di terzaroli (la seconda molto profonda) con sistema a borosa unica, garrocci e stecche circolari con portastecche, fiocco terzarolabile dal pozzetto, gennaker triradiale in testa albero, tutto fatto a regola d'arte dalla veleria 3FL dei fratelli Cruciani;
-finalmente in acqua: per una serie di problemi logistici e lavori da fare siamo riusciti a mettere in acqua la barca solo il giorno prima della regata ; usciamo dal porto di sera per un breve trasferimento su una darsena vicina; 15 nodi di vento e onda formata di 1,5 m circa; la barca di bolina reagisce benissimo sull'onda, non si impunta, abbiamo una mano di terzaroli alla randa, più per poca voglia di strafare dopo una giornata di duro lavoro, che per effettiva necessità; facciamo costantemente più di 4,5 nodi in bolina stretta, sino a 5,8 scendendo da qualche onda ripida, il pozzetto è parecchio asciutto, solo uno spruzzo ogni tanto, se penso alle stesse condizioni che ho affrontato più volte in J24 mi viene da ridere...
Sono al fiocco, lo manovro da sopravvento, riesco a cazzarlo praticamente a ferro anche senza usare la maniglia del winch, il pozzetto è comodo e , anche a barca sbandata si sta piuttosto stabili, senza "rotolare" per la barca; un' ora e mezza di navigazione, all'entrata della darsena dei canteri Este che ci ospiteranno per la notte c'è onda di un metro e mezzo ripida, siamo in poppa piena, la barca va via liscia senza accennare a strambate involontarie, i timoni sono molto docili e controllabili; accendiamo il motorino, a motore si va via piuttosto veloci, conviene manovare con i timoni e usare la possibilità di girare il motore (da 2.3 HP 4 tempi) solo per virare in spazi molto stretti; più di 3Hp sono davvero inutili.
-in regata: la regata è la "carthago dilecta est", la prima tappa va da Fiumicino a Ventotene, appena meno di 100 miglia, circa 25 barche in partenza, tra le quali barche veloci come l' X-35 "slyfox" e un X-46, grand soleil 40, first 40.7, piccoletti come idea 19 non ce ne sono altri, nè ci sono altri solitari; la partenza viene data verso le 11.10 , vento di termica verso gli 8-10 nodi, in seguito ruoterà da NW e salirà sino a stabilizzarsi ai 15-17 nodi per tutta la tappa.
La partenza è praticamente al lasco stretto, Corrado mette su il gennaker poche decine di metri dopo la partenza, come gli altri, la barca ha un buon passo e sta con la flotta delle "sorelle maggiori"; parlando con Corrado via cellulare in regata nell ore seguentei, i dati sono questi:
la barca ha coperto le 95 miglia ad una media superiore ai 7 nodi, vicino ai 7.4, con punte di 11.7 nodi in planata, sempre al lasco sotto gennaker, arrivando sino a due miglia da ventotene con 4 barche dietro e piuttosto attaccata a quelle davanti, il tutto senza usare i ballast, che non avevamo avuto il tempo di provare, e che avrebbero sensibilmente migliorato le prestazioni. La barca è molto dolce come comportamento, stringendo sotto gennaker anche quando tende a partire all'orza, lo fa sempre in maniera molto docile e controllabile senza reazioni improvvise;
-La doccia fredda: purtroppo a due miglia dal porto di Ventotene una avaria alle feminelle del timone ha costretto Corrado e Gnappetta al ritiro; il rammarico è dovuto anche al fatto che erano tra i pochi particolari non costruiti dal cantiere, ma acquistati da un produttore commerciale, Corrado aveva con sè due pale di rispetto irrobustite, ma non due femminelle di ricambio; probabilmente hanno ceduto per fatica, e poi in questa barca i due agugliotti sono più vicini tra loro di quanto non lo siano nelle barche in costruzione attualmente il che aumenta lo sforzo sulla ferramenta del timone; insomma un peccato di gioventù, seguito ad un collaudo piuttosto intenso (10 ore in planata costante con vento e onda...), un problema dovuto alla mancanza di tempo per testare adeguatamente la barca prima della regata, ma al quale rimedieremo presto.
Ora vi lascio con un pò di foto
buon vento
crispilo