certificato CE, si o no?

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Paolo Cernivani

certificato CE, si o no?

Messaggio da Paolo Cernivani » 24/10/2002, 19:12

Salute a tutti!
Avrei bisogno di alcuni chiarimenti sia tecnici che burocratici:
1) sarebbe possibile costruire il Didi 38 in lamellare incrociato da lasciare a vista, magari utilizzando il compensato marino solo per la parte bassa dell'opera viva e rinforzando quest'ultima e la coperta con vetroresina? Presso uno stand durante le manifestazioni collaterali dell'ultima Barcolana ho visto un prototipo di minitransat realizzato interamente in lamellare incrociato e con opera viva e coperta rinforzate con kevlar e vetroresina. Molto bello l'effetto delle fiancate in legno.
2) ho letto in questo forum che se una barca viene costruita anche in parte da un cantiere nautico deve ottenere un certificato CE. In cosa consiste il certificato CE ed è molto complicato ottenerlo? La mia curiosità deriva dal fatto che nel lontano 1985 mio padre, artigiano edile, ha modificato le competenze della propria ditta presso la Camera di Commercio inserendo anche l'allestimento e la costruzione di barche, per poter acquistare presso grossisti e fornitori il materiale necessario all'allestimento di un guscio di m.10,50 che è diventato la nostra barca per lungo tempo. Ora, a distanza di tempo, vorremmo costruire un Didi 38 nel giardino di casa, acquistando il materiale tramite la nostra società. Questa scelta potrebbe presupporre che la barca non è autocostruita ma realizzata da un cantiere, con conseguente necessità di certificazione CE?
Spero di non essere stato troppo prolisso e ringrazio fin d'ora chiunque vorrà darmi qualsiasi chiarimento.

Riccardo S.
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Re: certificato CE, si o no?

Messaggio da Riccardo S. » 24/10/2002, 21:39

24/10/02 21:39 - Riccardo
guarda ke il materiale lo puoi fatturare ti serve per lavorare!!!=)

devi dare il marchio ©e solo se lse vendi le barche è 1 norma che regola il mercato della costruzione delle barche (e mi sembra anke giusto dato ke ho speso 12 milioni per omologare il mio flay) per dare garanzie e sicurezza a ki acquista il prodotto come opera fatta a regola d'arte questo è quanto sottointende il markio ce

esempio se il mario rosi decide di farsi una barca nn è costretto a pagare 1 squadra di persone ke gli disegna misura tutto gli da le stratificazioni i piani di passaggio dell'impianto elettrico idraulico e cose del genere mentre a ki le costruisce in serie è costretto ad attenersi a delle regole imposte dal ce ed è meglio così fidatevi xke altrimenti le barche si aprirebbero a meta a modi hamburger

te la compreresti mai un'auto che nn sai se le ruote stanno attaccate ancora dopo una curva in frenata ?? e cosi il ce regolameta il tutto

1)Qualsiasi individuo puo autocostruirsi una barca
2)non puo venderla prima dei 6 anni
3)i disegni i progetti una linea simile non possono esere riprodotti in un qualsiasi cantiere per un minimo di 10 anni

spero che con la mia foga e il mio entusiasmo mi sono fatto capire !=)

Riccardo S.
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Re: certificato CE, si o no?

Messaggio da Riccardo S. » 26/10/2002, 1:07

26/10/02 01:07 - Riccardo
certo che ve lo poso far sapere
lo kiedo al mio ingegnere ing. "FISSI" e ve lo dico
ho incaricato lui per fare tutti i giri
a me resta solo la parte piu bella e cioe .... d costruire le mie barkette

ok
a presro
rik

Paolo Cernivani

Re: certificato CE, si o no?

Messaggio da Paolo Cernivani » 26/10/2002, 15:49

26/10/02 15:49 - Paolo C.
Molte grazie a tutti quelli che hanno risposto.
Le informazioni che mi avete passato sono molte e sto cercando di digerirle, facendo delle ricerche anche per mio conto. Proprio da un link presente nella Home di Nautikit (velisti.it) sono arrivato al sito della Udicer/Nautitest ( http://www.udicer.it/ ), un organismo per la certificazione CE, dove ho trovato varie notizie che ora sto leggendo, anche se non so fino a che punto sono utili.
Visto il casino che stà venendo fuori da questa storia, dovrò valutare con attenzione i vantaggi e gli svantaggi (leggi soldini/ rotture di pa..e) acquistando i materiali tramite la società.

Una cosa che mi è venuta in mente rileggendo per l'ennesima volta la presentazione dei progetti: ma se una persona acquista il progetto e poi si fa costruire la barca da un cantiere è sempre necessaria la certificazione CE?

Ringrazio nuovamente tutti e rimango in ascolto!

-- Edited by the Administrator at 26/10/02 16:04

Paolo Cernivani

Re: certificato CE, si o no?

Messaggio da Paolo Cernivani » 26/10/2002, 16:49

26/10/02 16:49 - Paolo C.
Mi correggo da solo.
Ho appena finito di leggere un articolo scritto sul sito della Udicer, sezione normativa, relativo all'applicazione della direttive 94/25/CE e/o della Legge 50/71; la Udicer chiarisce che l'imbarcazione deve essere costruita totalmente dal proprietario, senza l'intervento da parte di "professionisti".
Una nota positiva (forse prematuro dirlo) è che non parlano della fornitura dei materiali; penso però che si vada a sconfinare in questioni più da commercialisti che da velisti.
Comunque, consiglio a tutti la lettura dell'articolo "barche in conto proprio" (http://www.udicer.it/normative/11.htm).

Buon vento!

carmelo
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Re: certificato CE, si o no?

Messaggio da carmelo » 26/10/2002, 16:51

26/10/02 16:51 - Paolo C.
ERRATA CORRIGE

Inserendo il collegamento della Udicer tra () non funziona. Mi scuso e lo ripropongo
http://www.udicer.it/normative/11.htm

Saluti

Andrea pitard
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Re: certificato CE, si o no?

Messaggio da Andrea pitard » 27/10/2002, 2:52

27/10/02 02:52 - Andrea "pitard"
Buongiorno a tutti. Dirò subito che non possiedo la VERITA', ma penso di avere poche idee ma chiare.

In ITALIA dopo il 1998 è finito il monopolio da parte del RINa ed esistono altri 5 organismi notificati (questo è il loro nome). Oltre a quelli già citati manca ANCCP vedi http://www.anccp.it

Il problema dell'autocostruttore è in effetti un problema che si presenta. In Italia esistono due leggi fondamentali la 50/71, in odore di cambiamento e la direttiva 94/25/CE recepita in Italia con il decreto legge 14 agosto 1996, n. 436.

La direttiva 94/25/CE che se ne dica è una buona direttiva se applicata in maniera giusta. Fissa dei requsiti essenziali che il costruttore DEVE rispettare per mettere in commercio una imbarcazione (allegato II della direttiva). E tutti noi sappiamo quanto sia importante la sicurezza in mare. Quindi riguarda principalmente la messe in commercio dell' imbarcazione. E' per questo motivo che il legislatore ha vietato espressamente che qualche costruttore si camufasse da autocostruttore e poi vendesse l'imbarcazione senza rispettare i requisiti essenziali.

L'autocostruttore a questo punto che deve fare? Vale la legge 50/71, se l'imbarcazione è inferiore alla 5 TSL e comunque inferiore ai 24 metri non è richiesta la Dichiarazione di costruzione, altrimenti Si e deve essere firmata da un progettista abilitato presso la CP (Ing. Navale, ecc.).

Il passo successivo è la "stazzatura" che però è di competenza del RINa e prevede la presentazione di alcuni documenti:
PIANI GENERALI
PIANO DI COSTRUZIONE.
SEZIONE MAESTRA E DIMENSIONAMENTO ecc, ecc.

Naturalemente tutte queste cose possono essere fatte da professionisti che svolgono tutte queste pratiche.

Per chiudere vorrei sottolineare che GLI Organismi Notificati NON POSSONO per legge fare i "conti" e poi valutarli, come mi sembra ovvio.

Scusate il disturbo

BUON VENTO

Enrico Galeazzo
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Re: certificato CE, si o no?

Messaggio da Enrico Galeazzo » 27/10/2002, 12:08

27/10/02 12:08 - Enrico
Mi fischiavano le orecchie ... anzi gli speaker del PC :-))
Che aggiungere ai messaggi di Leo, Ventofresco & altri ... mi pare che le risposte siano esaustive e competenti, oltrettutto mi fa piacere che ci sia un certo interessamento "preventivo" con richieste e rimandi a siti tecnici in modo da chiarire in maniera inequivocabile (cosa assai strana nella legislazione interpretativa italiana) e sfatare quei consigli assurdi da banchina ke improvvisati esperti, a titolo + o - gratuito, elargiscono anche con colorite affermazioni.
Un mio (per fortuna) ex-collaboratore è uno di questi, ora si muove tra banchine e piccoli cantieri a sparar cazzate e a farsi "pagare" consulenze ... nemmeno a dirlo chi ci cascano sono proprio gli autocostruttori; quegli hobbisti che proprio perche' hobbisti non sono in grado di districarsi con normative specifiche.
occhio quindi! La certificazione in sostanza non è affatto un problema, basta affidarsi ad ORGANISMI DI CERTIFICAZIONE come quelli già indicati e partire subito con idee ben chiare.
Leo, se posso, un consiglio: prepara (-iamo se vuoi) una pagina web sul tuo sito per chiarire agli autocostruttori in maniera semplice il capitolo certificazione con rimandi per approfondimenti per chi vuolesse; ovviamente da produrre anche in versione cartacea da allegare ai piani di studio.
Ci rivediamo poi ...
Ciao
Enrico Galeazzo

Enrico Galeazzo
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Re: certificato CE, si o no?

Messaggio da Enrico Galeazzo » 27/10/2002, 12:59

27/10/02 12:59 - Enrico
Rieccomi qui ...
Ci ho dovuto un po' pensare su come metterla giù, anche perchè non vorrei mai autodenunciarmi con qualche dichiarazione ... nel caso avessi mai fatto qualcosa di illegale ... non si sa mai, in Italia si possono ammazzare anche genitori o figli ed essere NON giudicati con la formula NON IN GRADO DI INTENDERE ... , e per una cazzata qualsiasi essere sproporzionatamente macchiati nella fedina. Ma questa è un'altra storia.
Un mio amico ... ;-))) ... ha un cantiere di costruzioni navali (navali... si insomma barche), la sua produzione è caratterizata da costuzione di scafi in alluminio per uso "lavoro" e da un po' si è dedicato anche al "diporto".
Attualmente LUI ha fornito degli scafi di piccoli natanti pronti da allestire; ovviamente non ha potuto rilasciare alcun "CE", è stata fornita esclusivamente la "lavorazione a disegno e saldatura di lamierati in lega di alluminio di Vs. fornitura".
Così facendo:
1. non è stata prodotta nè venduta alcuna barca senza CE (in effetti sarebbe andata a fondo: esistevano solo i fori per le prese a mare, proprio come una vasca da bagno); in ogni caso non avrebbe potuto rilasciare il CE in quanto non si trattava di una barca, ma eventualmente di "quasi" una barca;
2. il cliente ha accquistato per conto suo la materia prima, poi si è fatto fare delle lavorazioni specialistiche (taglio, piegatura, foratura, tornitura,saldatura e sabbiatura) e poi ha completato il tutto con particolari forniti da altri e la propria manodopera. Alla fine ne è risultata una barca.

Spero nessuno s'incazzi con il mio amico ... In altro luogo questa storiella avrebbe attirato le ire e minacce di denuncia all'AUTORITA' COMPETENTE dei vari Beppe di turno ... Leo conosci?
RiCiao e BV
Enrico Galeazzo

Andrea pitard
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Re: certificato CE, si o no?

Messaggio da Andrea pitard » 27/10/2002, 14:18

27/10/02 14:18 - Andrea
Spero di fare cosa gradita di riportare quanto si è discusso in parlamento.

Attivita' del Parlamento -

Nautica da diporto

La Commissione Trasporti della Camera ha deciso di adottare il testo unificato elaborato dal Comitato ristretto, "Disposizioni per il riordino e il rilancio della nautica da diporto e del turismo nautico", come testo base per il seguito dell'esame. Il provvedimento in esame si propone di aggiornare complessivamente e riordinare la normativa relativa al settore della nautica da diporto, attualmente contenuta, oltre che nel codice della navigazione, in una pluralità di atti legislativi. Il testo adottato contiene inoltre altre disposizioni, anche di carattere fiscale e finanziario, volte a sostenere lo sviluppo del settore della nautica e del turismo nautico.

Data di riferimento: 9 / 2002


Per quanto dice enrico non ho capito bene il Post del suo amico ;-))). Ancora una volta il problema che ci si vuole porre è come aggirare la legge o come fare una barca sicura? Sono due problemi diversi il primo è facile da risolvere il secondo invece implica impegno e serietà.
Mi sembra una buona idea collaborare per chiarire questo "problema". Non vorrei però che si tramutasse in un luogo di copia-incolla di manuali del propetario ecc.., per fare questo basta telefonare ad alcuni ON compiacenti e senza fatica si ottiene tutto MARCATURA CE, manuale visti certificazione .... ma ne vale la pena di risparmiare qualche euro e poi accorgersi che alla prima bolina la presa d'aria si riempe d'acqua. Penso di no. Chi si costruisce una barca deve essere certo di fare una cosa sicura e la valutazione di un'occhio esperto può servire ad evitare alcuni incidenti pericolosi per se e la propria famiglia.

Saluti e Buon Vento

Andrea "Pitard"

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