Ho sempre paragonato la barca a vela da crociera ad un camper che viaggia sul mare almeno per ciò che riguarda gli spazi interni. Mi chiedo se ci sono delle ragioni di sicurezza o normative varie tali per cui l'utilizzo del gas (bombola) sulle barche sia limitato alla cucina (forno) e non esteso come nei camper al frigorifero e il riscaldamento. Non sarebbe una valida alternativa alla corrente l'uso di dispositivi trivalenti? (gas, 12V, 220V)
Qualcuno ha la risposta?
Grazie.
Il gas e la vela
Re: Il gas e la vela
15/11/03 23:59 - Giancky
In riferimento però all'autocostruzione e ai collaudi da effettuare prima di potere navigare è possibile installare frigoriferi o altri apparati a gas? Le regole lo permettono?
Grazie ancora.
In riferimento però all'autocostruzione e ai collaudi da effettuare prima di potere navigare è possibile installare frigoriferi o altri apparati a gas? Le regole lo permettono?
Grazie ancora.
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Giancarlo Baldini
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Re: Il gas e la vela
16/11/03 00:54 - Giancarlo
Al di la delle regole , tra l'altro mi pare che i forni a gas siano fuori legge, usare il gas in barca è comunque pericoloso,infatti una percentuale del gas è piu pesante dell'aria e si deposita in sentina. Infatti non e possibile parcheggare in un garage sotterraneop una automobole a GPL' Io ho un fornello ad alcool e funziona molto bene ed ha sostituito i fuochi e forni a kerosene di una volta. Per il riscaldamenti invece esisto delle stufe a gasolio molto sicure e funziionali oppure ditte specializzate che montano caldaie a gasolio, come sui cammion o sui camper .Infatti usare l'acqua del motore va bene finche si naviga ma in rada?.I tir infatti hanno tutti un caldaia a gasolio indipendente dal motore che usano quando sono fermi.Ilo costo non e proibitivo.Installre il riscaldamento se si sta nel mediterraneo è comunque eccessivo, perche il mare ha una temperatura di 14, 15 gradi e basta chiudere la barca e farsi un te abbondante per avere uba temperatura avvettabile mentre per i fraddolosi una volta si usava un mattone refrattario messo sul fornello e poi avvolto in un giornale si mette nel sacco a pelo per scaldarlo.
Al di la delle regole , tra l'altro mi pare che i forni a gas siano fuori legge, usare il gas in barca è comunque pericoloso,infatti una percentuale del gas è piu pesante dell'aria e si deposita in sentina. Infatti non e possibile parcheggare in un garage sotterraneop una automobole a GPL' Io ho un fornello ad alcool e funziona molto bene ed ha sostituito i fuochi e forni a kerosene di una volta. Per il riscaldamenti invece esisto delle stufe a gasolio molto sicure e funziionali oppure ditte specializzate che montano caldaie a gasolio, come sui cammion o sui camper .Infatti usare l'acqua del motore va bene finche si naviga ma in rada?.I tir infatti hanno tutti un caldaia a gasolio indipendente dal motore che usano quando sono fermi.Ilo costo non e proibitivo.Installre il riscaldamento se si sta nel mediterraneo è comunque eccessivo, perche il mare ha una temperatura di 14, 15 gradi e basta chiudere la barca e farsi un te abbondante per avere uba temperatura avvettabile mentre per i fraddolosi una volta si usava un mattone refrattario messo sul fornello e poi avvolto in un giornale si mette nel sacco a pelo per scaldarlo.
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Giancarlo Baldini
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Re: Il gas e la vela
16/11/03 11:55 - Giancarlo
Esiste in commercio un kit a norma di legge costituito da un vano stagno circolare adatto a contenere la bombola del gas e basta predisporre il foro per montarlo. Le stufe a gasolio con circolazione dell'aria forzata sono della webasto mentre le stufe a gasolio danesi si trovano abche sul catalogo west marune americano.
Esiste in commercio un kit a norma di legge costituito da un vano stagno circolare adatto a contenere la bombola del gas e basta predisporre il foro per montarlo. Le stufe a gasolio con circolazione dell'aria forzata sono della webasto mentre le stufe a gasolio danesi si trovano abche sul catalogo west marune americano.