Mario 27 Apr 2008 alle 11:06
Sull’argomento mi sono fatto un po’ di esperienza
, e non vi è dubbio che come per ogni problema si può trovare un buon compromesso. Innanzi tutto c’e da considerare che l’alluminio ha delle deformazioni in fase di saldatura, il doppio rispetto all’acciaio. La differenza sostanziale sta nel fatto di avere uno scafo saldato o incollato, per capire meglio questa differenza bisogna spiegare un po’ di chimica del materiale; in fase di produzione delle lamiere di allumino, si forma una patina superficiale, chiamata allumina, altro non è che uno strato di ossido che protegge naturalmente il materiale, l’allumina fonde a 2000 gradi e passa mentre l’alluminio a circa 600 gradi. In fase di saldatura per avere una penetrazione efficiente della saldatura, al di la delle varie tecniche di avanzamento del cordone di saldatura, si deve rimuovere questo strato di allumina, pena la non fusione degli elementi da saldare, in questo caso si ha una saldatura molto impura con intrusioni di assido che pregiudicano il risultato finale, in compenso non vi sono distorsioni significative è da considerare che per il carico di sollecitazione che uno scafo di 12m è soggetto alla fine l’insieme di queste incollature potrebbe anche reggere. Sul mio Dix 38 ho sistematicamente tolto tutto lo strato di allumina sulle lamiere ancor prima di sistemarle sulle ordinate, abbiamo fatto delle prove di resistenza: con una martellata un ordinata incollata sulla lamiera si stacca molto facilmente, mentre con una saldatura fatta ad ok i due elementi pressoché si fondono in un unico pezzo impossibile da staccare se non tagliandolo.
Secondo il mio parere è meglio fare poche saldature alternate ad es. tra ordinate/longheroni e le lamiere dello scafo bastano 5 cm di saldatura da un lato, 5 cm di interruzione e poi 5cm di saldatura dall’altro lato.
C’è da considerare pure che vuoi a non vuoi ci sono delle saldature che vanno fatte in continuo, e qui le deformazione son inevitabili, come le paratie stagne, il corrente centrale e la zona della deriva che va rinforzata al massimo con saldature continue su due lati, oltre naturalmente le saldature testa a testa tra le lamiere, che vanno prima appuntate con 2 mm di spazio tre i bordi, saldate all’interno in continuo, poi riprese da fuori (vale a dire fare un taglio dall’esterno fino a riprendere o intaccare la saldatura fatta all’interno) .
Con questa tecnica ho avuto delle distorsioni nell’ordine dei 4-5 mm, che volendo posso riparare con stucco a rasare epossidico, ed il risultato finale è pressocchè identico alla vetroresina, o mimetizzare le imperfezione andando a rosettare la superfice volendo lasciare a vista l’allumino. Io opterò per la stuccatura epossidica e verniciare lo scafo. E vuoi mettere la consapevolezza di avere delle saldature perfetteApprove.
Il risultato finale dipende da molteplici fattori:
Una buona struttura ordinate e correnti perfettamente allineati
Una buona saldatura fatta da personale che abbia esperienza specifica
Un buon carrozziere che sappia usare lo stucco a rasare.
Ciao da Mario